TORINO- Tra i più positivi della stagione appena passata c’è sicuramente Federico Bernardeschi. L’esterno di Carrara è stato tra i più utilizzati da Massimiliano Allegri e, nonostante i soli 3 gol stagionali, ha dimostrato di essere maturato molto sotto ogni aspetto. A sottolinearlo è lui stesso ai microfoni di Fashion Illustrated:
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“A otto anni facevo avanti e indietro per allenarmi con l’Empoli. Ho dovuto fare molti sacrifici, ma era anche un divertimento. A 10 anni sono andato alla Fiorentina e a 16 anni mi sono trasferito a Firenze. È stato difficile lasciare casa, ma mi ha fortificato e rimanere a Carrara avrebbe potuto bloccare il mio sogno di fare il calciatore. Oggi gioco alla Juventus, il massimo, e direi che ne è valsa la pena. Qui sono diventato uomo e miglioro ogni giorno che passa attraverso il duro lavoro. Cerco di pormi sempre nuovi obiettivi per crescere ulteriormente, qui ci sono grandi responsabilità da assumersi. Nuova maglia? All’inizio siamo rimasti sorpresi, ma è stato un qualcosa di positivo. Devo ammettere che mi piace e vederla in campo è un piacere per noi. Futuro? Mi piacerebbe restare nel calcio, è un’idea che mi affascina, ma manca ancora tanto alla fine della carriera. A chi mi ispiro? Mi hanno sempre colpito i calciatori di grande fantasia. Ho sempre amato soprattutto i numeri 10, quelli che oltre alle doti tecniche hanno saputo esprimere valori umani importanti: come vorrei essere ricordato un giorno”.
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