Bernardeschi: "Concorrenza? Normale, la Juve è tra le prime 3 al mondo" - JuveNews.eu

Bernardeschi: “Concorrenza? Normale, la Juve è tra le prime 3 al mondo”

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Le parole dell'esterno bianconero

TORINOFederico Bernardeschi, protagonista dell’ultimo impegno della Nazionale, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Rai Sport. Il numero 33 bianconero ha raccontato parecchio dell’Italia di Roberto Mancini e della nuova Juventus di Maurizio Sarri. Ecco alcune delle sue dichiarazioni:

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Su Armenia-Italia: “Alla mia prestazione do un 6+, ci metto il + per difficoltà. Mancini si è giustamente arrabbiato. Lui vuole trasmettere ciò che ha dentro quando vede la sua squadra in difficoltà, ci sta. Anche per accendere gli animi e rialzare il livello di attenzione. Non riuscivamo a fare ciò che ci aveva chiesto: pressing alto e gioco di qualità. Una partita del genere, se giocata un anno fa, non so come sarebbe finita. Stiamo facendo passi da gigante e per questo bisogna fare i complimenti a tutti. Ora tutti possiamo credere e dirci quello che ci dicevamo un anno fa nella ricostruzione”.  

Sui soli otto minuti giocati in Serie A: “Fa parte del gioco anche questo. Io lavoro sempre per farmi trovare pronto, ma sappiamo che la Juventus ormai è tra i primi tre club al Mondo, quindi la concorrenza è tantissima. Ci sono tanti campioni e calciatori forti quanto me, quindi il mister mette in campo chi vede meglio durante la settimana. Nelle grandi squadre è normale che succeda questo. Potrebbe portare a dei problemi in Nazionale, ma siamo soltanto a settembre. Ci sono 60 partite da giocare, la stagione è lunga. Io avrò le mie possibilità e sarò pronto quando mi chiameranno, senza creare problemi come ho sempre fatto. Su questo sono sereno. Ovviamente poi ogni giocatore ha l’ambizione di voler giocare tutte e 60 le partite e io sono tra quelli”.

Su Sarri: “Ho un grandissimo rapporto con il mister. Quando un allenatore fa delle scelte sono anche indipendenti dalla valutazione del singolo giocatore. Ci sono mille variabili che possono influenzare la scelta del tecnico. Questo non dipende dal giocatore, ovviamente a meno che lo stesso non faccia di tutto per stare in panchina. Però se si impegna, dà il massimo e ha le qualità gli vengono riconosciute, poi ci sono anche altre mille scelte”.

Sugli esclusi di lusso della Juventus: “Su questo il Mister era stato molto chiaro, aveva detto anche in conferenza che era il primo a esserne dispiaciuto. Sono rimasti fuori dei giocatori che hanno vinto un sacco e giocatori che a livello internazionale giocherebbero in tutte le altre squadre al mondo, quindi a me dispiace tanto per loro e devo dire che dovremo essere bravi noi come squadra a non farli sentire esclusi dal contesto, perché è questo l’importante. Quando si deve raggiungere un obiettivo comune bisogna andare tutti nella stessa direzione ed è questo che dobbiamo fare noi. Tutti vorrebbero giocare. Però quando hai a disposizione tanti campioni vuol dire che hai più possibilità di vincere. Quindi è anche questo il bello: è una medaglia con due facce, dipende che lato la guardi. Ovviamente ci saranno dei giocatori che in alcuni periodi dell’anno saranno meno contenti e poi magari i ruoli si invertiranno. Però hai tutti grandissimi giocatori di grandissimo livello e questo ti permette di alzare ancora di più l’asticella e di provare a vincere ciò che vogliamo vincere”.

 

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