Sul Corriere della Sera Pierluigi Battista ha commentato le vicende legate alla Supercoppa Italiana a Gedda, dove le donne potranno entrare solo in alcuni settori e accompagnati dagli uomini.
[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x6ujai5?autoPlay=1&mute=1″ id=”tv” ></iframe>[/fnc_embed]
“E se Juventus e Milan, d’accordo con la Lega calcio, minacciassero di non disputare la finale di Supercoppa a Gedda se non sarà consentito alle donne di accedere liberamente nello stadio? È dura, ci sono corposi interessi economici che militano a sfavore di una linea di difesa di valori fondamentali, gli stessi interessi commerciali che hanno suggerito, scelta già abbastanza sconcertante, di giocare una partita italiana in un campo dell’Arabia Saudita. Ma ci sono dei limiti di decenza che non possono essere superati. Sospendere una partita per difendere un diritto fondamentale sarebbe un gesto coraggioso (e doloroso per noi tifosi della Juve o del Milan, e oneroso per le casse delle due società) ma avrebbe un valore enorme di esempio destinato a rimbalzare in tutto il mondo. Le donne hanno il diritto di stare dove credono. L’apartheid di genere è odioso come quello di razza. È così difficile da accettare?”.
In casa Juve arriva una notizia clamorosa: ecco il nuovo colpo di mercato...>>>CONTINUA A LEGGERE