Gabriel Batistuta in conferenza stampa di presentazione della festa organizzata a Firenze per i suoi 50 anni parla dei viola e del suo passato
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“E’ inutile tenere un giocatore a Firenze se si sente obbligato. Non ritengo corretto questo solo perché i tifosi lo vogliono: il giocatori deve rimanere a Firenze se è convinto di farlo, altrimenti non ha senso. Adesso mi sto godendo quello che ho fatto, ho portato mia mamma a Firenze e anche lei si è accorta di come sono considerato in città. Ricordi contro il Torino? Mi ricordo una vittoria per 2-0 in trasferta, faceva molto freddo. Ho bei ricordi anche a Roma, loro hanno accettato il fatto che io mi sentivo fiorentino. Poi sono andato all’Inter anche per riconoscenza nei confronti di Moratti, che ha sempre dimostrato di volermi. Ma ormai ero a fine carriera e le caviglie non mi permettevano di fare il meglio. Juventus? Non ci ho mai parlato, non mi hanno mai cercato. Non ci sarei mai andato, in quel momento c’erano altre squadre forti come i bianconeri. Higuain? È stato un grande attaccante rispettato in tutto il mondo ma non molto in Argentina dove viene ricordato per i pochi gol sbagliati e non i 2000 fatti”.