[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x72a1wy?autoPlay=1&mute=1″ id=”tv”> </iframe>[/fnc_embed]
TORINO – L’ex giocatore Roberto Baggio ha parlato intervistato dai microfoni de Il Corriere dello Sport al festival dello Sport di Trento.
“Ci voleva solo un po’ più di chiarezza da parte della società. Bastava dire che non rientravo più nei piani e che mi avevano già venduto. Io non me ne volevo andare. Purtroppo in città ci furono tre giorni di guerriglia e di feriti: ero in Veneto e mi sentivo in parte colpevole di ciò che stava accadendo. A distanza di tempo è venuto fuori che ho subito quella situazione”.
PALLONE D’ORO – “Non me lo aspettavo perché con la Juve stavamo subendo il grande Milan di quegli anni ma conquistammo la Coppa Uefa”.
LIPPI – “Ho sempre fatto poco per passare davanti agli altri allenatori. Io pensavo a fare il meglio per la squadra ma mi trovato ad avere questo problema con i tecnici perché la gente mi voleva bene ed era difficile per gli allenatori gestirlo. Con Sacchi e Lippi ho avuto buoni rapporti ma poi si sono incrinati per piccoli screzi”.
RIGORE – “In carriera ne ho sbagliati altri ma forse quello è stato l’unico che ho tirato alto. Eravamo indietro di un rigore ma il mio errore è stato il colpo di grazia. La sera prima di andare a dormire mi viene in mente anche adesso. Da bambino sognavo Italia-Brasile in finale e la Coppa vinta con un mio gol. Un epilogo analogo a quello di Pasadena non lo avevo mai immaginato”.
ALLENATORE – “Da chi avrei voluto essere allenato? Da Conte. Lo conosco e ha qualità importanti. Il lavoro dell’allenatore è adatto a lui perché martella e vive di calcio”.
DYBALA – “Ha qualità incredibili ma purtroppo coloro che ricoprono quel ruolo li vengono presi e messi in discussione”.
SARRI – “Ha sempre fatto bene ovunque anche quando guidava squadre minori. Con lui la Juve è messa bene”.
CALCIO – “Non ho voglia di tornare in questo calcio, ho una vita semplice e senza pensieri, mi piace così. Ruolo in Figc? Il mio ruolo non aveva un grande peso e un grande significato. Speravo di lasciare il segno facendo un progetto indirizzato ai giovani che per me sono il futuro. Non me n’è stata data l’occasione