TORINO – Il tecnico della Juventus Maurizio Sarri ha parlato dalla sala stampa dell’Allianz Stadium per presentare la partita in programma domani sera a Marassi contro il Genoa e valevole per la ventinovesima giornata di campionato.
RINNOVO CHIELLINI E BUFFON – Non so se domani sarà il giorno del record per Gigi. Penso che comunque arriverà tranquillamente in questa stagione. Per domani non abbiamo ancora deciso, i programmi iniziali con i portieri stanno cambiando in base alle sensazioni di Claudio Filippi.
GENOVA CAMPO DIFFICILE – Andare a giocare a Genova contro il Genoa è difficile per tutti. La partita è complicata come lo sono sempre le trasferte di questa fase della stagione. Dobbiamo avere consapevolezza della difficoltà della partita, non ci possiamo aspettare qualcosa di diverso. Se ci aspettiamo qualcosa di semplice siamo sulla strada sbagliata.
TURNOVER – Qualche aggiustamento… Qualche è la parola più giusta, perché al momento numericamente non ci possiamo permettere di fare molte sostituzioni. Possiamo solo pensare a uno o due cambi, non vedo la possibilità di poterne fare di più.
FATTORE CAMPO – Un po’ continua ad esserci. È vero che si fa a meno della spinta del pubblico, ma si può fare affidamento alle piccole certezze che ti dà il campo di casa.
HIGUAIN – Sta meglio, l’unica incertezza è sulla tenuta del giocatore su un minutaggio più elevato.
PJANIC – Sinceramente ho risposto anche nei giorni scorsi a domande su Pjanic. Penso che se questo trasferimento verrà ufficializzato, Pjanic sarà contento. Va a giocare in una squadra straordinaria, quindi il ragazzo può essere felice di questa soluzione. Per quanto riguarda il ragazzo io sono sereno: la possibilità che non ci dia il 101% da qui a fine stagione non la vedo.
ARTHUR – Si sta parlando di due ragazzi che per due mesi dovranno ancora giocare nelle rispettive squadre. Quindi è meglio che si concentrino su quello che hanno da fare ora e non su ciò che accadrà a settembre. In questi mesi dovremo giocare delle partite importanti e non possiamo spendere energie a parlare di mercato. Tra l’altro è una cosa che non mi dà gusto. Capisco che il pubblico sia appassionato al mercato, ma come dico sempre: se parliamo per dieci anni di calci d’angolo la gent al bar parlerà soltanto di calci d’angolo. Dobbiamo far appassionare la gente più al calcio che al calciomercato. Per il resto godiamoci Pjanic fino alla fine della stagione.
CONDIZIONE – Io penso che ancora siamo nella fase in cui va trovato il massimo della condizione fisica. Dunque in questo momento non fa nemmeno male ai giocatori giocare così spesso. È chiaro che poi col passare delle giornate si creerà il problema inverso: i ragazzi andranno al top della condizione, ma accuseranno l’accumulo di minuti. È difficile anche parlare di allenamenti, perché quando si gioca così spesso non c’è la possibilità di fare degli allenamenti duri che ti diano delle reali indicazioni sui giocatori. Le cinque sostituzioni poi vanno maneggiate con cura, perché ho visto più di una partita stravolta da questi cinque cambi. In Bundesliga ho visto che tutte e cinque le sostituzioni le usavano soltanto le squadre di terza fascia, mentre quelle di prima magari cambiavano più nell’undici iniziale e meno in campo. È un’esperienza nuova, quindi a rischi cazzata (ride ndr.). Se ne usciamo vivi, avremo qualche conoscenza in più da sfruttare negli anni successivi, questo sicuramente.
BENTANCUR – M’aspettavo un giocatore forte, ma m’ha sorpreso perché è ancora più forte di quello che pensavo. In questa stagione ha messo ancora più consapevolezza, comincia ad avere più partite addosso e sta crescendo in personalità. È un giocatore che ci sorprenderà ancora, perché ha margini di miglioramento.
RAMSEY – Anche su di lui esiste un’incognita minutaggio e dunque ci sono delle valutazioni da fare. Nelle prossime ore decideremo, però mi sembra che abbia preso la strada giusta anche lui. Ha fatto due giorni di scarico attivo e non aveva dolori, quindi sembra che non ci siano grossi problemi.
RONALDO E DYBALA – Io penso che in questo momento possano anche giocare, poi il problema di sovraccarico si manifesterà tra due o tre partite. Nel lungo periodo il recupero di Higuain, anche solo per degli spezzoni di partita, è indispensabile.
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