TORINO – L’ex giocatore ora commentatore Lele Adani ha parlato intervistato da La Gazzetta dello Sport dopo le polemiche per la sua telecronaca in occasione della sfida di Champions League dell’Inter: “Esagerato? No, nelle partite ci sono momenti in cui le palpitazioni sono alte, attimi in cui tutto quello che hai preparato dal punto di vista tattico non conta più. L’emozione prevale su tutto. Raccontare le grandi rimonte e non emozionarsi è davvero difficile. C’è una fase in cui si cerca di spiegare come gli allenatori preparano le partite e io è come se stessi su due panchine. E poi c’è la partita e quello che succede ti coinvolge. Anche perché cerco di mettermi anche dalla parte di chi sta sul divano. E mi immagino che la gente a casa di fronte a certe situazioni si scateni.”
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“A Mosca quando è entrato Douglas Costa ho detto che partendo dalla fascia poteva andare in porta. Ed è successo esattamente questo. Come fai a non emozionarti? Io non ci riesco. Lukaku meritava di segnare dopo il gol annullato. E poi dietro certi giocatori ci sono dietro delle storie incredibili: ragazzi che dalla povertà assoluta arrivano al successo. E meritano di essere raccontate con entusiasmo.”