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L’Italia si è qualificata per la finale dell’Europeo, che domenica la vedrà scendere in campo a Wembley contro l’Inghilterra padrona di casa. Nonostante il titolo di itinerante, l’Europeo è stato giocato dalla formazione inglese tutto in casa, eccetto per una partita a Roma, e domenica si concluderà davanti al suo pubblico, che gremirà gli spalti in netta maggioranza rispetto ai tifosi italiani, attesi in 15 mila allo stadio.
In vista della partita, l’ex calciatore Fabrizio Ravanelli ha parlato del match ai microfoni de Il Mattino: “Che partita mi aspetto? Molto attenta e controllata perché entrambe le squadre avranno grande rispetto l’una dell’altra. Ecco perché mi aspetto possa essere una sfida con pochi gol ma tatticamente molto interessante. E giocare a Wembley potrebbe essere un vantaggio per noi. Noi abbiamo giocatori di esperienza come Bonucci e Chiellini, e per gli inglesi quel clima può diventare più oppressione che pressione. Ma in realtà ho paura che la tavola sia già apparecchiata per la festa dell’Inghilterra. Quel rigore contro la Danimarca era inesistente, una cosa scandalosa“.
Anche Marco Materazzi ha detto la sua sulla sfida di domenica e sull’ambiente che la Nazionale di Roberto Mancini dovrà aspettarsi: “Domenica avranno paura gli inglesi. Al Westfalenstadion la Germania non si sentiva imbattibile? Non era il Mondiale che giocavano in casa, non dovevano vincere per forza? Eppure io me le ricordo le facce dei tedeschi nel tunnel prima di entrare in campo: bianche, più delle maglie che avevano addosso. E noi ce lo urlavamo fra noi: ‘Hanno paura, hanno paura”. Gli inglesi sentiranno la pressione? Ho visto in tv gli sguardi dei loro tifosi dopo il gol della Danimarca: fossi in Mancini li farei riguardare ai suoi giocatori, una bella terapia motivazionale. Wembley può fare paura a tutti tranne che a noi italiani: nelle difficoltà, quando abbiamo tutti contro, siamo più forti. Come a Dortmund quel giorno”.