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L’ex calciatore Antonio Di Natale ha parlato intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ai quali ha parlato di Federico Chiesa, che dopo una grande annata con la Juventus, sta conquistando la Nazionale a forza di grandi prestazioni e di gol, l’ultimo dei quali ha consentito all’Italia di spianare la strada verso la finale di Wembley, in programma domenica sera contro l’Inghilterra: “Se non fosse forte la Juve non avrebbe investito così tanto su di lui. Già in questa prima stagione a Torino ha dimostrato quanto vale. E in questo Europeo si sta superando. Con giocate e gol. Quello segnato alla Spagna è di rara bellezza. È un giocatore che mi piace tanto perché è imprevedibile. Va a destra, a sinistra, non lo prendi. Non sai mai dove va. E poi è un ragazzo serio. Che cresce e ogni giorno diventa sempre più forte, si vede che vuole migliorarsi. Io ho giocato contro il padre che è anche lui un’ottima persona. Non è una prima punta, la sua forza è proprio lì. Ho sempre detto che rivedo in quel senso più Insigne che sta dimostrando grande maturità. Ha fatto pure lui un gol impressionante. La bella cosa di questa Nazionale di Mancini è che in ogni partita esplodono uno o due giocatori diversi”.
Chiusura sulle critiche che stanno piovendo addosso a Ciro Immobile e in generale alle prime punte dell’Italia, che in questo Europeo non hanno reso come sperato mancando l’appuntamento con il gol in molte occasioni. Un problema che è stato aggirato grazie alle reti degli altri giocatori a disposizione di Mancini, che però spera in finale i suoi attaccanti possano ritrovare la vena realizzativa che hanno avuto durante la stagione: “Ma proprio no. Ciro si sta sacrificando moltissimo, fa un lavoro enorme per la squadra. Tutto il gruppo gioca con questo spirito. Che con la Spagna è stato determinante.”