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Demetrio Albertini, ex centrocampista di Milan e Lazio, ha parlato dell’Italia ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Gli azzurri, che venerdì sera hanno avuto la meglio sul Belgio per 2-1, affronteranno nella serata di domani, in quel di Monaco di Baviera, la Spagna, che ai quarti ha a sua volta eliminato la Svizzera:
“Sorpreso dal gioco offensivo dell’Italia? No, perché è da tre anni che gioca così. C’erano riserve di affidabilità che sono state sciolte. Ma non solo col Belgio, anche prima. Hanno rimpicciolito troppo le nostre avversarie. Poi la Svizzera ha mandato a casa la Francia. Se devo scegliere un aggettivo per la Nazionale, dico: generosa. Non si risparmia mai, trasfonde entusiasmo fino all’ultimo tifoso. Sa che deve giocare bene per vincere. Solo l’Inghilterra ha la nostra consapevolezza di poter arrivare in fondo. La Spagna sta ricostruendo come noi, ma ha fatto meno bene. Che l’Italia sia tra le prime quattro non è una sorpresa. Che ci sia la Spagna sì.
Confronto tra difese? Per gli spagnoli è normale adeguare un’ala a terzino, da noi è più facile il contrario. Però in difesa siamo più forti noi. I loro centrali concedono, giocano spavaldi. La Spagna non ce li ha Bonucci e Chiellini. Gli attacchi? Immobile non viene da una grande prestazione con il Belgio, ma condivide i meriti con i compagni per quanto fatto finora. Dà sempre tanto. Con la Spagna ci servirà il miglior Ciro perché loro tengono comunque la linea alta e non sono impeccabili, troverà spazi e profondità. Lo spagnolo che temo di più è Morata. Sbaglierà qualcosa, ma ha esperienza, classe. È abituato a vincere, ha già segnato in una finale di Champions, può decidere con una giocata. Ci conosce. Per me è lui il pericolo numero uno”.