Intervenuto ai microfoni di JTV l’Head of Next Gen Area Claudio Chiellini ha parlato della squadra di Montero: “Siamo partiti sulla falsariga della scorsa stagione, con una sconfitta iniziale che ci ha fatto subito capire le difficoltà del campionato. La rosa è quasi completamente nuova, con solo 13 giocatori rimasti dallo scorso anno: è normale per una squadra come la Next Gen cambiare tanto e amalgamare tutti in un gruppo non è qualcosa che succede in poco tempo. Nonostante questo, dalla prima alla seconda partita si è già visto qualcosa di diverso, vuol dire che il lavoro di Paolo Montero sta già cominciando a fare il suo effetto“.
“Abbiamo visto nascere il progetto Next Gen, ed è qualcosa che ci rende incredibilmente orgogliosi – ha continuato -. E parlo di tutto il “sistema” Vinovo, di chi lavora nelle giovanili, dall’attività di base alla fascia agonistica. La crescita dei giocatori è qualcosa che coinvolge il lavoro di tutti, e quindi, se un progetto funziona, e soprattutto crea valore, il merito è condiviso. Partiamo da un dato, chiaro e visibile: oggi il numero 10 della Juventus è un calciatore che fino a dicembre dello scorso anno, quindi fino a 9 mesi fa, era il numero 10 della Next Gen. Questo dato ha un significato forte, senza dimenticare la promozione in prima squadra di Savona, Mbangula e Rouhi; la crescita dei nostri ragazzi e il loro approdo in prima squadra è diventata una costante negli ultimi anni”.
“Ma continuerei a sottolineare con forza come questo sia il frutto di un buon lavoro da parte di tutti – ha aggiunto -. Savona, per anni, ha condiviso con Nicolussi Caviglia la navetta da Aosta per venirsi ad allenare a Vinovo e questo è un piccolo esempio di come tutti abbiano la loro parte di responsabilità e di merito in quello che stiamo facendo. Il progetto Next Gen non consiste solo nel far crescere giocatori, ma anche nel creare e sviluppare figure lavorative che possono ambire ad arrivare a lavorare in Prima Squadra alla Juventus: penso a dirigenti, allenatori, segretari, match analyst, fisioterapisti, dottori, preparatori atletici, magazzinieri. La Next Gen è un progetto che sviluppa competenze in ogni settore e che rafforza l’appartenenza”.
“I ragazzi che arrivano in prima squadra riconoscono l’importanza del percorso che hanno fatto, basti pensare ad esempio a Savona e Mbangula che sono venuti a Biella a vedere la prima di campionato della Next Gen o a Yildiz che spesso è a Vinovo a vedere le partite della Primavera in cui ancora giocano alcuni dei calciatori che sono stati suoi compagni di squadra”, ha concluso Chiellini.
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