ORE 00.05 / Il CAMPIONE conferma: "Ho rifiutato la Juve". Intanto Marotta pensa a un'altra CESSIONE MILIONARIA - LA RAFFICA

ORE 00.05 / Il CAMPIONE conferma: “Ho rifiutato la Juve”. Intanto Marotta pensa a un’altra CESSIONE MILIONARIA – LA RAFFICA

Le ultime sulla Juventus

TORINO – Giornata piena di notizie in casa Juventus. Il mercato è terminato, ma nonostante questo se ne continua a parlare. Nuovi retroscena vengono svelati ogni giorno, l’ultimo in ordine cronologico viene dal Belgio, e a svelarlo è lo stesso giocatore, affermando di aver rifiutato personalmente la Juventus. CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE LA NOTIZIA…

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Intervistato dal sito belga Het Nieuwsblad l’attaccante dell’Everton Romelu Lukaku ha ammesso di aver detto no alla Juventus quest’estate: “Punge un po’ non prendere parte alle competizioni europee, ma io sono una persona che crede che tutto accade per una ragione, altrimenti sarei andato alla Juventus invece di restare in Everton. Ho optato per l’Everton perché era troppo presto per l’Italia e non ho fatto male a restare qui”. Intanto Marotta comincia a pensare al mercato in uscita per le prossime sessioni, e sta studiando una cessione in stile Pogba. CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE LA NOTIZIA…

Del dopo Pogba si è parlato tanto: Witsel, Matuidi, Sissoko, Rakitic e chi più ne ha più ne metta. Ma per Marotta il profilo del successore del francese è tutt’altro. Giovane, da pagare poco e da rivendere a tanto: un’altra plusvalenza con i fiocchi insomma. Secondo mercafutbol.com, in questo momento i giocatori che maggiormente corrispondono a questo identikit sono tre brasiliani: Gabriel Boschilia, Matheus Pereira e Malcom Filipe. Il primo ha venti anni e milita nel Monaco. L’anno passato ha giocato un’ottima stagione nello Standard Liegi, attirando su di sé l’attenzione di tanti club europei, tra i quali la Juve. Pereira, invece, è già stato ingaggiato dai bianconeri ad appena 18 anni, per poi essere girato in prestito all’Empoli. Infine Malcom Filipe, in forza al Bordeaux, classe ’97. Chi sarà tra questi il nuovo grande colpo di Marotta? Per quanto riguarda il mercato in entrata invece, lo Zenit sta provando a mettere i bastoni tra le ruote alla Juventus. CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE LA NOTIZIA…

Dopo aver impedito nell’ultimo giorno di mercato il passaggio di Axel Witsel alla Juventus, lo Zenit prova ancora a mettere i bastoni tra le ruote ai bianconeri. Il centrocampista belga, nonostante il mancato trasferimento, è rimasto sereno, visto che a fine giugno si libererà a parametro zero dai russi. Si è promesso alla Juventus, ma secondo quanto riporta il portale russo Izvestia, lo Zenit sarebbe pronto a proporgli un rinnovo di contratto importante per evitare di non monetizzare nulla dalla sua partenza. Adeguamento, prolungamento e soprattutto la promessa di lasciarlo partire per un’offerta soddisfacente. Difficilmente però, dopo quanto successo in estate, il belga accetterà la proposta. Intanto in Francia sono tutti impazziti per Buffon. Anche Hollande ha voluto elogiarlo. CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE LA NOTIZIA…

Buffon ormai è un eroe in Francia. Dopo che il portiere bianconero ha risposto con gli applausi ai fischi che si erano timidamente sollevati durante la Marsigliese a Bari, sono stati molteplici i ringraziamenti che ha ricevuto dai francesi. L’ultimo, ma assolutamente non per importanza, è arrivato dal presidente Hollande, che ha chiesto a Renzi di portare il suo messaggio al capitano della Juve e della nazionale. Renzi ha poi così riferito: “A margine dell’incontro di oggi Francois Hollande mi ha ringraziato per il gesto di Gigi Buffon di interrompere i fischi alla Marsigliese e chiamare un grande applauso di tutto lo stadio di Bari. Gli sportivi possono fare molto in termini di messaggi educativi: capitan Buffon lo ha dimostrato. E credo che tutta l’Italia sia stata orgogliosa di lui. Abbiamo valori che sono molto più grandi dell’inciviltà di chi sa solo fischiare”. Un gesto da campione vero quello del capitano bianconero, che ancora una volta si distingue non solo per le sue parate, ma per un atteggiamento che nel corso della carriera è stato sempre ineccepibile dal punto di vista umano.

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