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VINOVO – Da Vinovo ha preso la parola anche Beppe Marotta ai microfoni di Sky Sport: “Questo è il pentascudetto, quindi si può parlare di grande ciclo, e per questo vanno fatti grandi meriti alla società che è sempre stata vincente. Quest’anno non è iniziato bene, ma noi siamo stati composti e abbiamo valutato bene sia il gruppo che l’allenatore, il quale ha dimostrato di essere straordinario, non solo dal punto di vista tecnico-tattico ma anche di gestione del gruppo. Non ci aspettavamo un ruolino di marcia così devastante, i meriti vanno all’allenatore e alla squadra, adesso dobbiamo continuare su questa squadra. Allegri? Ci sarà un prolungamento pluriennale, c’è bisogno di programmazione e la cosa positiva è che entrambe le parti sono d’accordo, perciò dobbiamo proseguire su questo progetto con Massimiliano Allegri. Noi dobbiamo vincere in tutte le competizioni, sia in Italia che in Europa, è chiaro che la Champions ha grande fascino e vogliamo cercare di vincerla, ma è un torneo dove l’episodio è determinante e ci vorrà un pizzico di fortuna, basti vedere che City e Bayern sono in semifinale, abbiamo battuto due volte il Man City e avevamo quasi eliminato i bavaresi. Il nostro obiettivo è quello di andare più avanti rispetto allo scorso anno, ovviamente con l’aiuto anche della fortuna. Dopo il Sassuolo il gap era notevole sia dall’Inter che dal Napoli, ma c’era la consapevolezza che questo gruppo aveva dei valori superiori, ci siamo accorti piano piano che il nostro ruolino di marcia sia stato impressionante. L’avversario più duro è stato il Napoli chiaramente, ci ha fatto soffrire, ma è clamoroso pensare che stiamo festeggiando un titolo con 12 punti di vantaggio, la vera chiave è la clamorosa rimonta di 24 vittorie su 25 partite. Anche io quando sono arrivato ho fatto fatica a capire cosa significasse far parte del mondo Juve, quando l’abbiamo capito ci siamo resi conto che qua si può solo vincere, la chiave del successo è il lavoro quotidiano di tutti, e sottolineo che ci sono 300 persone a disposizione degli 11 giocatori che vanno in campo.”
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