Lo sVARione: San Siro fa miracoli, a Cagliari ci sono i monitor?

VAR
Episodi controversi a Milano e alla Sardegna Arena, dove Benevento e Napoli si lamentano per dei rigori che mancano sia ai giallorossi che alla squadra di Sarri. Decisivo soprattutto il mancato intervento sul fallo di Ranocchia su Cataldi sul risultato di 0-0

TORINO – Torna anche oggi il classico appuntamento settimanale con Lo sVARione, con un giorno di ritardo visto il posticipo di ieri tra Cagliari e Napoli. Ancora una volta andiamo ad analizzare gli episodi visti (e soprattutto non visti) nell’ultimo turno di Serie A, dove le polemiche non sono mancate, specialmente nel post-partita di Inter-Benevento. Ci sono anche episodi controversi a Cagliari, dove manca un rigore al Napoli, mentre il VAR salva Manganiello in una giornata decisamente negativa in quel di Reggio Emilia durante Sassuolo-Lazio.

SAN SIRO FA MIRACOLI

Questo è successo a Milano, dove a San Siro il VAR non funziona al meglio. La settimana scorsa durante Milan-Sampdoria è mancato un rigore, o almeno una “VAR Review”, per il tocco di mano di Calabria nel primo tempo. A distanza di soli sei giorni, manca un’altra revisione al Meazza per un contatto piuttosto evidente tra Andrea Ranocchia e Danilo Cataldi nell’area di rigore dell’Inter. Sul punteggio di 0-0, il capitano dei nerazzurri con la gamba destra tocca il centrocampista dei campani, che saltando Ranocchia si sarebbe ritrovato in una posizione molto vantaggiosa per concludere a rete. Difficile vedere il contatto dal vivo, più facile analizzarlo con le immagini, ma la decisione degli arbitri è stata quella di accontentarsi di un silent check. Errore, l’ennesimo, perché non andare a vedere dei contatti così importanti, che possono cambiare il destino della partita ed eventualmente di una stagione (pensate se il Benevento fosse andato in vantaggio quanto sarebbe stato difficile per l’Inter ribaltare la gara). Per la squadra di De Zerbi sarebbe stata un’occasione ghiottissima per rientrare in corsa per la salvezza, mentre per i nerazzurri di Spalletti la dichiarazione ufficiale di crisi. Niente rigore, cinque minuti dopo uno-due di Skriniar-Ranocchia e tre punti all’Inter.

SALVATO DAL VAR, NON SEMPRE

La VAR salva chi sbaglia. Si, ma non sempre. Chiedere a Manganiello e Giacomelli. Il primo è stato disastroso nella sfida di Reggio Emilia tra Sassuolo e Lazio, il secondo non vede una trattenuta su Mertens nel posticipo di Cagliari e non viene aiutato dalla tecnologia. Al Mapei Stadium Manganiello non vede il fallo di mano di Peluso, ravvisato successivamente dal VAR, che regala il calcio di rigore del momentaneo 0-2 alla Lazio trasformato da Ciro Immobile. Nella ripresa manca, clamorosamente, una sanzione a Domenico Berardi, che entra a gamba tesa sul ginocchio di Stefan Radu. L’arbitro ravvisa il fallo ma decide di non tirare fuori alcun cartellino, sarebbe bastato un giallo per prendere la decisione giusta visto che Berardi era stato già ammonito. Il VAR, inevitabilmente, richiama all’attenzione Manganiello e sottolinea l’errore arbitrale, con conseguente espulsione diretta per il numero 25 del Sassuolo. A Cagliari invece non viene aiutato Giacomelli, che non ravvisa un’evidente trattenuta su Mertens sullo 0-0 in area di rigore dei sardi. Silent check che, ancora una volta, non porta alla “on field review” che sarebbe stata la scelta migliore per assegnare il calcio di rigore ai partenopei. I cinque gol del Napoli hanno evitato, fortunatamente, ulteriori polemiche nei giorni in cui il Presidente dell’UEFA Ceferin ha di fatto bocciato il VAR, dicendo che non è ancora pronta la tecnologia per entrare nella Champions League.

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