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di Andrea Antoniacomi
TORINO – Mattia Caldara, difensore classe 1994 di proprietà della Juventus ma in forza all’Atalanta fino a Giugno, ha parlato in occasione della ricezione di una borsa di studio alla LUISS, università che gli permetterà di conseguire la laurea.
“Ho fatto questa scelta perchè ho pensato che l’opportunità che mi ha dato la Luiss sia importante per il mio futuro, ed andava colta al volo. Un mio coinvolgimento nell’associazione calciatori? In un futuro non si sa mai, potrei anche pensarci, per aiutare il calcio italiano a progredire sempre più. I paragoni con Scirea? Ne vado orgoglioso, ma lui è un mostro sacro. Spero di fare la metà di quello che ha fatto lui. Il mio modello? E’ Nesta. Mi piace la sua elegenza, ma non mi paragono a lui perchè non credo di essere al suo livello. Lavoro per migliorarmi sul campo e a livello scolastico. La nazionale? Intanto devo fare bene con l’Atalanta, se Di Biagio dovesse chiamarmi sarei orgoglioso. Se riuscirò a frequentare l’Univerisità? Certo, lo prometto, ho scelto Economia. Un libro da regalare a un compagno? Certamente a Petagna che mi prende sempre in giro per la mia passione per la lettura. Se sono disposto a fare panchina alla Juve? Andrò li per imparare da gente come Barzagli e Chiellini, ci vorrà tempo anche a livello mentale per impormi ed aiutare la squadra”.
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