TORINO – “Rispetto i miei tifosi, i chilometri che fanno per sostenerci: credo che un giocatore debba esultare, è una questione di rispetto proprio nei confronti dei miei tifosi”. E i tifosi stanno iniziando ad apprezzare realmente Federico Bernardeschi: in teoria doveva essere il re dei dribbling (primatista di serpentine tentate nella scorsa Serie A), in pratica sta andando ben oltre dimostrandosi perfetto assistman e, più ancora, autentico goleador. Soprattutto se l’ex viola scende in campo dal primo minuto: sei partite da titolare in campionato, quattro reti realizzate. Vale a dire, 0,67 gol a partita. Persino meglio di Gonzalo Higuain. Tanto che a questo punto comincia a diventare ben difficile continuare a considerarlo una riserva spacca partite. Anche se lui resta con i piedi per terra: «Il mister fa le sue scelte, è giusto che un professionista le rispetti. Qua ci sono grandissimi campioni, la Juventus è una squadra piena di campioni, quindi il mister sa dosare alla perfezione questo gruppo». Oltre che la media gol da titolare bianconero, c’è l’amicizia ad unire Bernardeschi e il Pipita Amicizia condita da qualche prezioso consiglio nei giorni scorsi: “Sì, Gonzalo mi ha dato una mano a prepararmi alla bordata di fischi che mi aspettava al Franchi. Lui che ha vissuto queste situazioni al San Paolo”.
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