INTER-JUVE / Bianconeri in finale di Tim Cup, ma che fatica…

La semifinale di ritorno complicata dall'atteggiamento dei bianconeri, vince la Juve ai calci di rigore

MILANONon perdeva da sedici partite, la “Juve dei miracoli”, ma questa sera il colpaccio l’ha sfiorato l’Inter. E di certo in pochi si sarebbero aspettati una gara del genere ma soprattutto una squadra di Allegri così arrendevole. L’ha vinta, poi, la Juve ai rigori ma che fatica e che coraggio l’Inter. Sotto di una rete dopo meno di venti minuti, causa papera Neto e fallo netto su Hernanes non fischiato da Gervasoni, Morata e company non sono riusciti neanche un po’ a tirare fuori grinta e volontà. Non un tiro in porta per i bianconeri nel primo tempo e un approccio completamento sbagliato per 90 minuti. Questo il film della partita.

RIMONTA AMARA – Nella ripresa, poi, la debacle definitiva: il gol di Perisic, alla migliore prestazione di sempre con la maglia dell’Inter, ha tagliato definitivamente le gambe alla squadra di Allegri con Morata, Zaza e tutto il centrocampo bianconero (senza Pogba, Khedira e Marchisio) lontano parente da quello visto contro il Bayern Monaco capace di rimontare due reti in 15 minuti. L’unico tiro della Juve è proprio di Zaza ma l’urlo dell’attaccante bianconero si strozza quando il pallone impatta la traversa. Ecco, l’unico tiro. Poi solo Inter scatenata con Perisic, Eder e D’Ambrosio a provarci in tutti i modi di fronte a Neto e alla difesa non proprio granitica. Fino, poi, all’ennesima cavalcata sulla sinistra del croato atterrato in area di rigore da un ingenuo Rugani. Il 3-0 arriva proprio su rigore con la doppietta personale firmata da Brozovic. L’Inter a giocare da Juve, Juve a giocare da “provinciale”. E quello che stupisce è la mancata mentalità Juve che, in cinque anni, ha fatto la differenza in Italia e in Europa.

ZAZA CONTRO TUTTI – Prima Perisic, poi Zaza, nei primi quindici minuti un’occasione per parte lascia San Siro con il fiato sospeso. Ma l’occasione più ghiotta è proprio quella capitata all’attaccante bianconero che non inquadra la porta di un soffio. Più che altro è un leone dalla trequarti in poi per niente supportato dall’amico Morata.

CARRIZO SU MORATA – Alla fine del secondo tempo supplementare, dopo 120 minuti di gioco, palla gol sui piedi di Morata ma Carrizo, eroe di coppa Italia già con la Lazio, si supera in una doppia parata che porta le due squadre sui calci di rigore. Proprio lo spagnolo nel pre partita aveva detto “Guai a sottovalutare l’Inter, dobbiamo lottare fino all’ultimo”. 

LA DECIDE BONUCCI – A deciderla, alla fine, è stato Leonardo Bonucci, capitano per la prima volta in una gara ufficiale (per l’assenza di Buffon e Chiellini) e premiato dal quinto rigore segnato, quello decisivo. Il difensore bianconero, infatti, salterà per squalifica la finale di Tim Cup contro il Milan.

 

 

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