TORINO – Intervistato dal quotidiano napoletano ‘Il Mattino’, Alberto Zaccheroni ha parlato di tutto: dalla corsa scudetto alla sua esperienza pregressa in bianconero.
Ovviamente, l’ex allenatore di Milan e Juve è partito proprio dalla lotta al vertice: “Il Napoli sembra il Barcellona, la Juventus il Real Madrid – ha sostenuto -. Gli azzurri puntano sul collettivo e affrontano la partita sempre con la stessa mentalità indipendentemente dall’avversario, i bianconeri invece si adattano nel migliore dei modi alle situazioni diverse”.
Dunque, quali sono i vantaggi? “Il Napoli, non avendo più la Champions League, può veicolare tutte le risorse mentali sul campionato e, quindi, mi aspetto una grandissima continuità – ha proseguito Zac -. Gli azzurri non hanno bisogno di motivazioni, per loro è l’occasione della vita e faranno di tutto per andare fino in fondo spinti da un entusiasmo speciale. Il Napoli sta vivendo un momento straordinario che non accadeva dai tempi di Maradona. La Juventus, invece, ha un organico ampio che le consente di essere competitiva in campionato pur essendo impegnata in Champions League, ha due squadre. E poi la mentalità a stare ai vertici, l’abitudine a vincere, oltre al fatto che è più forte a livello individuale”.
“Chiaro – prosegue il tecnico -, gli infortuni possono incidere, se ne dovessero capitare diversi per lo stesso reparto. La Juventus potrebbe essere distratta dalla Champions League. E poi sul piano nervoso i bianconeri potrebbero spendere di più perché c’è maggiore concorrenza, nel Napoli invece giocano sempre i titolarissimi e inoltre è la Juventus a dover rincorrere. Sarà una bella lotta fino all’ultimo, ma in questo momento sono portato più a dire Napoli”.
Ecco: anche Zaccheroni dice Napoli. Dal punto di vista dell’allenatore, però, ha una preferenza su tutte: “Allegri devo dire che è bravissimo a cambiare di volta in volta in base alla partita e alla condizione di forma dei suoi uomini. La Juventus capitalizza al meglio le occasioni da gol e le linee di passaggio per arrivare in porta variano in continuazione, c’è grande imprevedibilità. Una filosofia molto efficace che sta portando da anni grandi risultati, ma io mi rivedo più in quella del Napoli: mi piace di più l’idea di fare sempre la partita, attaccare gli spazi e il fatto che tutti debbano stare continuamente attaccati allo sviluppo del gioco”.
E allora come finisce? Dipenderà dal calendario, per Zaccheroni: “Se continuano a stare così incollate lo scontro diretto potrà essere molto importante anche per gli sviluppi sul piano psicologico. Mancano, però, ancora tante partite e il vero turno spartiacque può essere quello successivo, l’incrocio con le romane. La Juventus nelle ultime due partite ha perso contro la Lazio, la Roma se è in giornata può creare grandi problemi a tutte”.
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