[fncvideo id=167021]
TORINO – Continua a far parlare e non poco la questione legata al mancato trasferimento di Axel Witsel alla Juventus. A parlare questa volta è il suo allenatore allo Zenit Lucescu, il quale ha spiegato in una lunga intervista concessa a Tuttosport, i motivi del mancato trasferimento. ” Non è vero che sono stato io a bloccare Witsel alla Juventus. E sentire che tutti diano la colpa a me, mi fa stare male. Sia chiara una cosa: gli allenatori possono proporre, non decidere in sede di mercato. A Witsel avevo dato l’ok per la Juventus, altrimenti mercoledì non sarebbe potuto andare a Torino per effettuare le visite mediche. La verità è che è mancato il tempo. Fino a dieci minuti dalle 23, cioè alla chiusura del mercato, abbiamo fatto tutto il possibile per permettere ad Axel di diventare bianconero. Witsel aveva rifiutato altri club importanti e ad un certo punto aveva detto che sarebbe rimasto fino a giugno 2017, cioè a scadenza. Motivo per cui non ci eravamo mai preoccupati troppo di trovare un sostituto di Axel. Un giocatore al suo posto sarebbe stato indispensabile, però in due giorni è complicato comprarne uno altrettanto bravo”.
Poi sul sostituto. “Il club russo proprietario di quel giocatore, sapendo che noi eravamo in trattativa con la Juventus per cedere Witsel, all’ultimo momento ci ha chiesto una cifra impossibile. Quella squadra ha stoppato il nostro possibile acquisto e lo Zenit, di conseguenza, ha fermato Witsel. Anche lo Zenit è un club ambizioso, con molti tifosi, mica può vendere un big senza comprare un sostituto. Pensate che un altro allenatore si sarebbe comportato diversamente al posto mio? Volevamo Bentancur per sostituirlo. La Juventus ha un’opzione sull’uruguaiano del Boca Juniors e la nostra idea era portarlo in Russia e concedere comunque ai bianconeri una corsia preferenziale per il futuro. Non ci siamo riusciti. Lo ripeto: il tempo era poco”. Infine sulla possibilità di una riapertura a gennaio. “Perché no, è una possibilità. Ma la Juventus dovrà muoversi per tempo, con una proposta giusta”.