Cala il sipario sullo Stadium di Torino.
Chi ha registrato la partita, come qualcuno in settimana aveva consigliato da Sanremo, sicuramente si è perso un grande spettacolo. Uno spettacolo dove due meravigliose orchestre, brillantemente dirette da due maestri quali sono Allegri e Sarri, hanno suonato per contendersi l’ambito premio in palio: il primo posto in classifica.
Quando il regista della kermesse, il bravo Daniele Orsato di Montecchio Maggiore, ha decretato la fine della serata dando appuntamento al prossimo 15 di maggio (ultima giornata della Serie A), a vincere è stata la “canzone” che non aveva i favori dei pronostici, come spesso accade del resto. Si, perché va ricordato che il Napoli arrivava a Torino guardando tutti dall’alto, ma proprio sul più bello il suo tenore (Higuain) si è presentato sul palco senza riuscire a tirar fuori quella voce che lo aveva contraddistinto sino a quel momento. La sfida tra i “big” quindi, l’ha così vinta Simone Zaza da Policoro, uno che sino allo scorso anno era considerato una “nuova proposta” per la quale si ipotizzava un futuro roseo e niente più. La casa discografica Juventus (una che in fatto di talenti ci vede lungo) però, ha puntato su di lui (a suon di milioni pur di spuntarla sulla concorrenza) e colui che ha la migliore media tra reti e minuti giocati d’Europa, non ha tradito: si è presentato su un palcoscenico così importante (per la prima volta) senza soffrire minimamente l’emozione ed ha cantato come se fosse un veterano arrivando a conquistare anche la platea (abituata assai bene da Tevez prima e Dybala poi) più scettica nei suoi confronti. Platea che gli ha regalato, alla fine, la meritata standing ovation.
A vincere è stata la squadra che ha saputo gestire al meglio la pressione durante la settimana e che si è preparata a questo avvenimento cercando di sfruttare al massimo l’entusiasmo derivante dalle 14 vittorie consecutive (ora 15) in campionato. Una squadra composta da solisti unici nel loro genere in grado di fornire acuti al limite della credibilità, come Pogba e Buffon ad esempio, ma formata anche da quelle voci che insieme formano il coro più armonioso che si possa udire in questo momento. Ecco, se volessimo paragonare la Juventus di questa sera ad una canzone (tanto per rimanere in tema), di sicuro la paragoneremmo a “Più bella cosa” del tifosissimo bianconero Eros Ramazzotti.
Questa sera, ancora una volta, la Juventus ha dimostrato di essere “immensa quando vuoi” anche se quel “grazie di esistere” ci sentiamo di dirlo al calcio italiano tornato ad emozionarci proprio come solo una canzone è in grado di fare.
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