La redazione di JuveNews.eu ha intervistato in esclusiva Emil Audero Mulyadi, terzo portiere della Juventus, al termine dell’amichevole conclusiva del raduno dal 7 all’11 agosto dell’Italia Under 20 persa dagli Azzurrini per 2-0 contro la Prima Squadra del Forlì presso lo Stadio “Tullo Morgagni”.
Audero, com’è ritrovare la maglia azzurra ancora una volta?
«Vestire la maglia azzurra è qualcosa di unico. Lavoro quotidianamente nel mio club per meritarmi la possibilità di indossarla il più possibile. Stiamo lavorando in preparazione del “Quattro Nazioni”(il 1° settembre in Germania contro i tedeschi, ndr) e anche sconfitte come queste ci aiutano a capire dove possiamo e dobbiamo migliorare in vista dei nostri impegni ufficiali».
Lei al momento è il terzo portiere della Juventus. Non teme che non giocando, o giocando magari in Primavera, possa venire penalizzato nelle Nazionali Giovanili?
«Non penso a certe cose. La Juventus è una delle migliori squadre al mondo e sono onorato di farne parte. Mi alleno insieme a grandi campioni, come Buffon e Neto, tutti i giorni. Un privilegio che hanno in pochi(sorride, ndr)».
Se la dirigenza juventina dovesse prospettarle un prestito in Serie B o in Lega?
«Valuterei insieme al mio agente (Manuel Montipò, ndr) e, in accordo con la Juventus, cercherei di trovare la soluzione più giusta per la mia crescita personale e professionale».
Concludendo, che sensazione per un giovane portiere allenarsi con fenomeno del ruolo come Gianluigi Buffon?
«Buffon è unico. Un uomo straordinario ancor prima che un portiere straordinario. Lui è un punto di riferimento per il calcio, non solo per i portieri. Nel mio piccolo sto cercando di imparare il più possibile da lui ma, ripeto, di Buffon ce n’è uno solo. Sono fortunato ad averlo come compagno di squadra».