[fncvideo id=157669]
COVERCIANO – Leonardo Bonucci parla a tutto tondo nella conferenza stampa odierna dal centro sportivo di Coverciano e presenta la prossima Italia-Spagna, in programma allo Juventus Stadium giovedì sera e valevole come gara di qualificazione ai Mondiali 2018: «Incontreremo una Spagna diversa dall’Europeo, avrà voglia di riscatto e motivazioni diverse. Non sarà una partita decisiva, ma è una gara importante e dovremo fare una grande partita. La Spagna è ancora favorita, hanno i migliori giocatori in ogni reparto e dovremo giocare così come all’Europeo. Entrare allo Juventus Stadium mi dà sempre un’emozione particolare: lo sento mio e mi dà un’energia particolare».
IL PICCOLO MATTEO – Il difensore bianconero ha parlato anche del momento delicato vissuto negli ultimi mesi con un pizzico di commozione: «Quello che ho passato negli ultimi due mesi mi ha dato una grossa forza, ringrazio mio figlio e mia moglie, sono stati momenti duri e abbiamo lottato insieme. Matteo mi ha trasmesso senza forza, così come Lorenzo e mia moglie, sono momenti della vita che ti fanno crescere e ti fanno vedere la reale importanza delle cose. In questi mesi ho imparato a dare il giusto valore alle cose e che esistono cose più importanti di un passaggio sbagliato. Quando stai bene con la testa e con il cuore puoi affrontare qualsiasi cosa».
DIFFERENZE CONTE – VENTURA – «Conte-Ventura? Cambia qualcosa a livello di automatismi della squadra. Nel modo di fare calcio tra Conte e Ventura cambia poco. Entrambi cercano di far leva sui difetti degli avversari.”
MORATA – “Incontrare Morata sarà bello, nel giro di pochissimi anni diverrà tra i migliori attaccanti del mondo, ha qualità come calciatore e uomo di essere sul tetto del mondo in poco tempo. Sarà difficile da marcare ma ci metterò tutto me stesso, la Spagna verrà a Torino con la giusta dose di presunzione e umiltà, credo che loro ci rispettino e faranno una partita offensiva ma senza concedere troppi spazi e linee di passaggio.”
BALOTELLI – Chiosa finale su Balotelli: «Balotelli? Le porte della Nazionale sono aperte a tutti, il Balotelli delle balotellate non serve nè a lui nè agli altri, è un consiglio che mi sento di dare visto che siamo cresciuti insieme, ha qualità infinite ma gli è mancata la consapevolezza che assumere determinati valori potevano portarlo in alto. Sin da quando eravamo piccoli ho portato Mario sotto braccio, ero il primo a tranquillizzarlo o altro, è sempre stata una persona al quale voglio bene».