Di MARCO GENTILE
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TORINO- Marko Pjaca è stato uno dei calciatori più contesi durante la sessione estiva del calciomercato. Il talento croato è stato vicino all’Inter, vicinissimo al Milan, ma alla fine è stata la Juventus la società più lesta che l’ha strappato alla concorrenza.
Pjaca ha avuto poco spazio ad inizio stagione l’infortunio subito ha condizionato la sua prima parte di stagione. L’ex Dinamo Zagabria dopo tanta attesa è partito finalmente dal primo minuto contro il Crotone ed è stato autore di una buona prova, soprattutto nella ripresa come rimarcato anche da Allegri. In esclusiva per Juvenews.eu, l’agente di Pjaca, Marko Naletilic ha parlato della prestazione del suo assistito, delle sue potenzialità e di molto altro ancora:
Naletilic, come giudica la prova di Pjaca contro il Crotone? “Molto buona, l’ho visto molto bene, ha giocato con grande personalità, ed era alla sua prima partita dall’inizio. Viene da un infortunio lungo e con due tre giocate ha fatto capire di avere i numeri da campione. Non abbiamo visto il miglior Pjaca, ma ieri non mi è sembrato un giocatore al “debutto” ma sembrava già uno rodato che gioca in questa squadra da tempo. I suoi numeri sono sotto gli occhi di tutti, lui è un talento vero che diventerà uno dei più forti del mondo nel suo ruolo, ne sono certo. Assomiglia a Cristiano Ronaldo per certi versi, chiaro deve migliorare ancora tanto soprattutto nella fase di finalizzazione ma questo è un calciatore di caratura mondiale”
L’ha sentito a fine partita, quali erano le sue sensazioni? “Era felicissimo, ed ora è anche più ottimista rispetto al passato. Deve continuare a seguire gli input di Allegri e deve cercare di ritagliarsi maggior spazio, perché Marko ora ha tanto bisogno di giocare, di entrare in condizione e di prendere ancora più fiducia e questo può avvenire solo giocando con maggior continuità”.
Allegri, qualche giorno fa, disse che Pjaca deve imparare a sacrificarsi di più, alla Mandzukic, pensa abbia ragione? “Mandzukic e Pjaca sono completamente diversi: le cose che fa Mario non può fare Marko e viceversa. Pjaca ha più qualità tecniche, è veloce, è creativo, mentre Mario è un guerriero, un combattente un centravanti di peso che ha fatto benissimo in carriera ovunque andato e merita rispetto perché è un esempio per tutti. Io credo che Marko debba sì imparare a sacrificarsi soprattutto in fase difensiva ma credo anche che debba essere lasciato più libero per sfruttare la sua creatività. La Juventus l’ha comprato proprio per questo e non può essere snaturato totalmente. Credo che debba migliorare la fase difensiva ma sarà sempre un calciatore che farà meglio la fase offensiva piuttosto che quella difensiva”.
Lei ha detto che Marko assomiglia a Cristiano Ronaldo, c’è un altro calciatore simile in Europa? “No, non credo. Marko assomiglia al primo Cristiano Ronaldo: per conformazione fisica, tecnica di base, estro, talento e numeri è un calciatore fuori della media per avere solo 21 anni. Ora CR7 fa un altro gioco, è già formato da anni ed uno dei più forti del mondo. Chiellini stesso ha detto che gli ricorda il fuoriclasse del Real Madrid. Forse Marko non avrà mai la sua bravura per quanto riguarda la finalizzazione ma per tutto il resto ha le carte in regola per diventare uno dei migliori in pochi anni”.
Allegri ha detto che Pjaca può essere l’arma in più anche in Champions League? “Assolutamente sì, io mi aspetto che diventerà uno dei calciatori fondamentali della Juventus del futuro. Con i suoi assist, le sue penetrazioni, la sua creatività può fare male a tutte le difese avversarie del mondo, è per questo che dico che sarebbe un peccato snaturare il suo gioco, questo è il mio pensiero”.
Allegri lo sta gestendo bene? “Sì, sta facendo come ha fatto con Dybala che ora è uno dei più forti attaccanti nel suo ruolo. Un giocatore come Marko ha ancora molto da imparare vista la sua giovane età ma è uno che sa ascoltare e se continuerà così non ci metterà molto a conquistare ancora di più la fiducia dell’ambiente”.
Qualcuno le ha richiesto Pjaca nel mercato di gennaio? “Ma va, Marko è un giocatore incedibile ma non dobbiamo nemmeno parlare di queste cose perché lui non è sul mercato. La Juventus ha deciso di puntare su di lui che è un predestinato. Non si parla assolutamente di mercato, il suo obiettivo è di imporsi in bianconero, abbiamo fatto una scelta ben precisa in estate”.
Parliamo di un altro suo assisto, Mario Pasalic che ieri ha regalato tre punti d’oro al Milan: “Ha fatto una grandissima partita, è stato uno dei migliori in campo. Mario è in crescita e io dico che in futuro sarà uno dei più bravi in quel ruolo. Ha grande personalità, tatticamente è intelligente, ha preso grande fiducia grazie a Montella e può solo che migliorare”.
A fine anno tornerà al Chelsea o resterà al Milan? “Vediamo, lui è un giocatore del Chelsea e dobbiamo decidere il da farsi a fine stagione. Il ragazzo è felice al Milan ma ora non voglio fare nessuna previsione. Per ora è felice e gioca titolare al Milan. Saremo disponibili a trattare la possibilità ch continui con il Milan ma deciderà il Chelsea cosa fare con lui, questa è una cosa importantissima visto che i Blues sono i proprietari del cartellino. Lui è tifoso del Milan da bambino e ringrazierà sempre per la fiducia dimostrata dal club rossonero, questo può voler dire niente ma può voler dire anche molto”.